I buon gustai conosceranno la bottarga di tonno: le uova del pesce salate ed essiccate. Questa lavorazione ha origini molto antiche e viene effettuata da esperte maestranze che da anni lavorano a mano le uova del tonno monitorando la perfetta maturazione per circa 60-90 giorni.
Oggi vogliamo aprire il ricettario della famiglia Macaluso e raccontare come da generazioni portiamo sulla nostra tavola questo pregiato prodotto.
Correva il 1970 e i nonni e gli zii Macaluso amavano deliziare gli ospiti a pranzo con un buon piatto di spaghetti con la bottarga che nonno Ciccio preparava con un leggero soffritto, sciogliendo in padella una noce di burro per addolcirne il gusto e una bella spolverata di prezzemolo e scorza di limone in mantecatura.
Le varianti erano tante: con l'aggiunta di pomodorini o aglio per accontentare tutti i palati.
La domenica a pranzo non può mancare, ancora oggi, l’antipasto con la bottarga tagliata a fettine e marinata con olio evo siciliano, limone e pepe e adagiata su dei crostini di pane di grano duro ai semi. Un crostino tira l’altro ed è impossibile resistervi!
Negli anni abbiamo collaborato anche con numerosi chef che hanno saputo reinterpretare la bottarga in piatti originali e sofisticati abbinando i legumi alle uova di pesce.
Vi suggeriamo la ricetta realizzata per noi dallo Chef Gioacchino Gaglio, una zuppetta fredda di lenticchie siciliane condita con la salsa yogurt mescolata ad un trito di nocciole tostate, prezzemolo e capperi di Pantelleria e fettine di bottarga di tonno rosso in cima al piatto.
Voi quale piatto preferite? La tradizione o la rivisitazione moderna del piatto?