La storia di Sant’Erasmo:
Un tempo a Palermo, (Panormus: città tutta porto) arrivavano migliaia di pescherecci che ogni giorno portavano sulla terra ferma le eccellenze dei nostri mari: tonno rosso, acciughe, sgombri e sardine. Il famoso porticciolo di Sant’Erasmo, adiacente al porto di Palermo, è stato sin dagli albori della nostra città dedicato a Santo Erasmo (noto altrove come Sant'Elmo), protettore dei pescatori.
La leggenda narra che il naufrago Erasmo fu salvato da una nave e portato a riva. Il capitano dell'imbarcazione chiese chi fosse e quando il Santo si presentò i marinai vollero la dimostrazione che fosse davvero lui, già noto per i suoi prodigi. Fu così che il mistico, anche per sdebitarsi, promise che da quel momento avrebbe vegliato sui loro viaggi, e quando fossero stati in pericolo li avrebbe avvisati con un fuoco ben visibile in mare dell’imminenza della tempesta.
Da allora questi fuochi furono avvistati da molte navi e risultano anche annotati nei diari di bordo di celebri navigatori, come Fernando Colombo, figlio dell’Ammiraglio Cristoforo, e Antonio Pigafetta che con Magellano circumnavigò la Terra.
Ricordando le nostre origini dedichiamo a Sant’Erasmo la nostra linea più pregiata.